Padre

Sai Padre, assistiamo alla nascita di un nuovo essere e ci riempiamo di gioia.
Mi chiedo, forse sarò inopportuno, quello che proviamo è vera gioia?
Non può essere!
La gioia non ha uno spazio e un tempo.
E' solo una sensazione, che il nostro corpo emana perché in un istante i nostri occhi approvano un evento nuovo, che ci coinvolge.
L'evento lo facciamo diventare una presenza di cui ci assumiamo la paternità, il merito e la titolarità.
Eppure in quello che è accaduto, vi è nascita manifesta attraverso la materia, presenza di vita dal concepimento, che nell'evento non cambia la sua natura di spirito.
L'uomo si è dato un ordine di regole, in questa ottica, assume la figura paterna.
Perdonami se parlo così apertamente, ma cerco delle risposte.
In spirito il padre sei tu, anch'io sono tuo figlio.
La vita è amore, gioia, pace.
La materia non ha una paternità.
Noi siamo vita, tutti figli tuoi, lo spirito in un corpo che non sono io, ma mi appartiene, dove dimora il bene.
Ecco che cosa sto cercando:
Ora Padre, mi chiedo, io sono tuo figlio e mio figlio è tuo figlio.
Permettimi in questo momento di tornare indietro e ricominciare dall'evento.
Padre sono pieno di gioia nel vedere nascere tuo figlio, grazie padre che mi affidi alle mie cure un fratello.
Da questo momento guardare tuo figlio, vederlo crescere al mio fianco è un'emozione immensa.
Ecco Padre, provo gioia, sento la tua presenza, il tuo amore è così grande, che in ogni istante vibra nel mio intimo silenzio.
Una bella responsabilità , crescere tuo figlio.
Se guardo attentamente il mondo in cui vivo, comunicarti quello che avviene, sarei un messaggero di sventure.
Si mi hai letto nel cuore Padre.
Dovrei comunicarti che ogni frazione di secondo, non sbaglio nel dirti secondo, tuo figlio Gesù viene crocifisso.
E una sequenza che si ripete dentro un tempo senza fine.
Abbiamo un solo Padre e una sola Madre, siamo tutti fratelli e sorelle.
Ecco perché un Padre e una Madre, amano così tanto i loro figli da perdonare la crocefissione e farsi carico dei peccati.
Posso farti una domanda! So che non riceverò una risposta, ma te la pongo lo stesso.
Perché l'uomo nasce felice e trascorre tutta la sua vita in cerca della felicità?
Ho un'altra domanda più difficile, anche in questo caso non mi attendo una risposta.
L'uomo si crede l'essere più intelligente.
In questa considerazione trovo ci sia molta stupidità nel considerarsi tale:
Hanno perfino il dubbio che nel Cosmo ci siano altri esseri.
Inviano strumenti nello spazio per cercare un contatto.
Poiché conosciamo la nostra indole, ci chiediamo, saranno più intelligenti? Ci conquisteranno? potremmo scambiare informazioni? Saranno diversi o uguali a noi?
Perdonaci Padre, non riusciamo a scindere che nel cosmo, la perfezione è frutto di un atto d'amore.
Non riusciamo a comprendere che la vita non è materia.
Ora la mia domanda.
Com'è possibile scindere la materia dallo spirito o più semplicemente è possibile entrare nella consapevolezza spirituale.
Essere spirituale, guidare un ordine di ricerca,  esplorare il cammino, arrivare alla vita consapevole.
Provarci non costa nulla, arrivarci è un'impresa.
La nostra estinzione, sarà dettata dalla nostra inconsapevolezza?
E' più facile che la terra, che pulsa vita, estingua l'uomo, dia linfa a un nuovo regno animale e vegetale.
Padre ora la sto veramente scrivendo grossa.
Spirito, amore, materia.
Contenitore, contenuto, forma.
Contenitore è intelligenza infinita, eternità, beatitudine.
Amore è perfezione.
Forma, uno spazio e un tempo, inizio e fine, il nulla.
Anche il nulla è parte della perfezione, per avere uno spazio e un tempo, un inizio e una fine, ha bisogno di energia.
L'energia ha necessità di riconoscere la nascita e la morte, la durata di questa fase, le conferisce la capacità di evolversi.
L'energia della materia è la mente.
L'energia raccoglie e conserva i dati.
In ogni attimo presente la mente elabora i dati, invia impulsi del bisogno o dell'azione.
Se il bisogno o l'azione non sono correlati al presente, gli impulsi diventano retaggi, depositari di dati che vengono assemblati come pensieri.
Il pensiero e una energia di riserva della mente, instabile che non ha il controllo dei dati, gli impulsi sono disallineati e fuori controllo.
In superficie i dati emergono confusionali, evidenziano inquietudine e paure represse, ricordi tra passato e un futuro visto con un linguaggio pessimista.
Una mente allineata, restituisce il dato richiesto in un tempo simultaneo.
Una mente disallineata restituisce costantemente dati interferenti, non coerenti, con repentini sbalzi sproporzionati dentro uno spazio e un tempo distaccato dalla realtà, dal presente.
Più vivi in simbiosi con il pensiero, più sei lontano dalla verità, in ogni scena il ricordo viene rimodulato, interpretato come un mantra, viene percepito come un punto in movimento, difficilmente localizzabile.
L'energia mobilitata è invisibile dentro la scena, crea lo stato emotivo di smarrimento e di ansia, creano effetti e sentimenti che si materializzano, con la complicità della nostra fantasia, vengono caricati di tutte le nostre insicurezze.
Padre, quando scrivo queste cose, penso al mio percorso, ho la fantasia, ora la gestisco, se non mi serve, gli nego il mio tempo.
Ho il pensiero, non si arrende facilmente, ma non trova spazio ne tempo nel mio presente.
E' la causa di tutti i nostri mali, poiché ho consapevolezza, applico la strategia di tenere il presente,
esisto, in ogni momento mi parlo, nel tempo in cui vivo, più sono io, più si assottiglia il pensiero.
Annullare il pensiero è possibile?
Ho coscienza, che ogni sua manifestazione, evaporerà nella sua solitudine, dentro il mio silenzio.
Ed è attraverso il mio silenzio che parlo con Te, perché nessuno mai può rivolgerti la parola in un tempo che sia diverso dal presente.
Non c'è preghiera, che un figlio può rivolgere al Padre, dal passato o dal futuro.
Ecco, con tutti i miei limiti, sono in pace e vi è gioia in me, perché ora sto scrivendo e parlando con Te, questo si chiama presente, e lo sarà ogni volta che leggerò queste parole, e così sarà per tutti coloro che faranno questo.
Com'è possibile che l'essere umano, non esprimi  affezione e umiltà alla vita, ricevendo amore, non il sentimento o l'emozione materialistico, ma la relazione con il proprio spirito, conoscenza di benessere, armonia, giubilo., letizia, serenità.
C'è in me un dubbio!
E' possibile che l'umanità rinunci a tutto questo per un pezzo di carta, chiamato denaro?