La terra che ci ospita, vive e respira dentro l’attimo presente.
Ogni squilibrio causato dal nostro egoismo di proprietà, non determinerà la fine del pianeta e del suo flusso armonico, ma sarà l’evento continuo dentro il suo tempo e il suo spazio ad espellere l’ospite, tarlo di causa e fonte di una provocazione destabilizzante continua dell’armonia.
Nel libero arbitrio ci sono due scelte, due domande, due risposte.
L’amore non è odio, il bene non è il male, l’armonia non è disarmonia.
Il luogo dove abitare è abbandono del suo opposto."
Prima è nato l’uomo, un valore aggiunto alla vita sulla terra.
Poi è arrivato il denaro, un valore aggiunto per comprare l’uomo.
Se non hai denaro, non hai una vita.
Se la natura fosse quieta, gli animali docili, i frutti la tua salute, gli alberi la tua casa, in che luogo vivresti?
Non ti sembra chiara la risposta: il Paradiso.
Se la natura è arrabbiata, gli animali morenti, i frutti insapori, i microbi ammalati, gli insetti velenosi, la luce attraversata dal buio delle nubi in tempesta, i fiumi straripano, le case si sgretolano, la terra inaridisce, gli esseri viventi migrano per una terra più sicura, uomo ecco il tuo denaro: ti sei comprato l’inferno.
Non affrettatevi, avete voi stessi il potere di essere governati, tutto questo lo avete frastagliato, tutti comandano nessuno agisce, i poteri sono tanti e inconciliabili, tutto ciò che state distruggendo vi sarà restituito con un denaro più pesante, si chiama: paura.
Del vostro male raccoglierete i frutti, se non restituite ciò che avete rubato e deturpato, la terra si cospargerà la vostra polvere.
Guardate i vostri schermi, gli ipocriti si travestono, mettono in contrapposizione la povertà e la miseria e cercano un nemico da immolare, cercano di assolvere le proprie responsabilità, vendono il male, vendono paura, insicurezza, ignoranza.
Ogni giorno scrivete le vostre follie, intere pagine vendute per incrementare i bilanci.
La globalizzazione è la perdita della propria identità, risveglio della supremazia dell’uno contro l’altro. Nulla vi appartiene, tutto prendete e lo rubate a voi stessi, offendete l’ospitalità.
La terra offesa, circoscrive e riduce il vostro spazio, il raccolto non sarà più abbondante, l’acqua marcirà, le ricchezze dissipate, il vostro respiro inquinato, il suo attimo presente, spegnerà il vostro.
Tratto dal testo "Sono Io" - © Copyright by Livio Moroni